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Oggi vi proponiamo un’idea per chi desidera una gita fuori dai circuiti delle mete classiche del veronese, fuori dall’ordinario: è il luogo giusto per evadere dalla routine e per chi va a caccia di qualcosa di inaspettato. A mezz’ora d’auto dal DB Hotel.

La zona Valpolicella inizia a pochi minuti dal nostro Hotel, in direzione Nord.
E’ composta da otto comuni: Sant’Anna d’Alfaedo, Dolcè, Marano di Valpolicella, Negrar, Fumane, Sant’Ambrogio di Valpolicella, San Pietro in Cariano e Pescantina.
Il suo territorio è conosciuto prevalentemente per i suoi vigneti con più di un’ottantina di cantine produttrici e alcuni tra i migliori vini d’Italia, come l’Amarone.
Varie e frequenti sono le occasioni per assaggiare un buon vino, con varie manifestazioni. E’ in corso e dura fino al 22 Aprile il Palio del Recioto, festa tradizionale dedicata al vino che si tiene a Negrar.

Una Valpolicella insolita

Ma se desideriamo scoprire un nuovo volto della Valpolicella, ci spingiamo poco più a nord della zona dei vigneti, oltre il paese di Fumane. Noteremo subito che il territorio cambia aspetto: man mano che si sale di quota, valli e vallette nascondono al loro interno una natura ancora lussureggiante, per giungere in una zona dove la natura pare abbia il sopravvento rispetto alla mano dell’uomo.

Una Valpolicella insolita

Cascate Molina, fonte Wikipedia

Quando si giunge a Molina, pare infatti di trovarci subito in un altro mondo:
il paese è immerso nel verde, al centro di tre valli profondamente incassate tra ripidi versanti boscosi e vertiginose pareti di roccia nuda. Molina conserva ancora oggi le caratteristiche intatte di un antico borgo medievale ed offre i più svariati esempi della tipica architettura della Lessinia. A sud-est del paese si estende il “Parco delle Cascate”,
un’area ancora poco conosciuta e frequentata, ma che nasconde ancora oggi bellezze naturali ricche di fascino e mistero. Il Parco si estende su una superficie di circa 80 ettari ed è il posto ideale per un’escursione naturalistica: una natura immersa nel verde di una vegetazione lussureggiante, con ampie caverne e scroscianti cascate d’acqua sorgiva.

 

Una Valpolicella insolita

Il nome del comune Molina deriva dal fatto che l’area in passato aveva numerosi mulini azionati dalla forza idraulica di varie sorgenti, le stesse che danno luogo alle meravigliose cascate del Parco delle Cascate.

Graffito

Graffito, fonte Wikipedia

Se non veniamo rapiti da questo luogo, proseguendo verso l’alta valle entriamo definitivamente nel cuore del parco della Lessinia. Dopo Sant’Anna D’Alfaedo possiamo infatti raggiungere un’importante area archeologica che ha permesso il ritrovamento di diversi reperti del paleolitico, il Ponte di Veja, visitato da diversi personaggi illustri come Dante Alighieri o Andrea Mantegna che ne dipinse quello che ancora oggi possiamo vedere: un massiccio ponte di roccia ad un’arcata, dello spessore di circa 10 metri e della lunghezza di 52, sotto il quale scorre un ruscello. Il Ponte di Veja è l’architrave d’ingresso di un’immensa grotta carsica, la cui volta centrale è oggi crollata. Alla base si aprono alcune grotte calcaree minori, un luogo naturale affascinante e misterioso, nel quale sono stati ritrovati reperti antichissimi, risalenti all’era del Paleolitico. Questo territorio infatti era frequentato dalla presenza umana si stima almeno da 40.000 anni, grazie agli ottimi ripari naturali, alla presenza di acqua e di materia prima utile per i primi uomini come le selci e la pietra della Lessinia da sempre utilizzata per l’edilizia.
Alcuni reperti si possono oggi osservare a Sant’Anna D’Alfaedo, dove si può visitare il Museo Paleontologico e Preistorico, custode di preziose testimonianze di una natura primordiale.

Una Valpolicella insolita

E proprio in collaborazione con il Museo e i comuni sedi di luoghi preistorici, in Maggio e Giugno si terrà il Preistoria Festival 2014 a Fumane, con un programma vario su più giornate e in diversi orari (http://www.valpolicellaweb.it)

Buona escursione!

Una Valpolicella insolita

Per chi ha più tempo

Il territorio della Lessinia era frequentato sin dal paleolitico, e tra le vestigia meno conosciute, conserva un sito archeologico tra i più antichi e misteriosi d’Italia: la Grotta di Fumane, scoperta dal’archeologo Solinas negli anni ’60, oggi ritenuto uno dei maggiori monumenti della preistoria antica, risalente a ca. 40.000 anni fa. Nella grotta furono ritrovate ossa animali e numerosi manufatti (raschiatoi, conchiglie, forate, punte di selce) risalenti al periodo di passaggio fra l’uomo di Neanderthal e l’Homo Sapiens, ma il ritrovamento più importante resta però una pietra dipinta, considerata il più antico reperto di pittura di tutta Europa, chiamato ‘lo Sciamano‘ è una figura antropomorfa, la cui testa porta due corna e le cui braccia sono tese verso l’esterno. Chi fosse interessato è bene che si armi di buona pazienza perché l’accesso richiede di compilare un modulo di prenotazione che può essere richiesto via mail a info@valpolicellaweb.it o chiamando direttamente il Consorzio Pro Loco Valpolicella, al n. 045 7701920.

foto in copertina: Ponte di Veia, fonte Wikipedia

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